Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

domenica 25 febbraio 2024

Il Re di tutti

Il Re di tutti è composto da 7 capitoli tematici in cui Luca Briasco, il più recente traduttore di Stephen King, chiacchiera con noi della vita e dell'opera del re degli scrittori horror e thriller. Chi ha bisogno di queste 150 tranquille paginette su un autore ultra noto e ultra popolare, che di pagine stampate in totale ne ha pubblicate probabilmente 30000 o 40000? Beh, noi fans, probabilmente, che certamente ce le leggiamo con piacere, anche se, a parte il tifo da stadio per il re e qualsiasi cosa lo riguardi, in realtà abbiamo già On Writing e Danse Macabre, il che significa che in questo libretto troveremo ben poco di nuovo e di certo nulla per cui saltare sulla sedia. Piuttosto qua e là troviamo motivo d'imbarazzo negli inserti autobiografici di Briasco, per fortuna brevi e sporadici, ma non per questo meno pretestuosi e inutili. Pur ringraziando Briasco per qualche dettaglio che non conoscevo e per una lettura tutto sommato più che piacevole, ai nuovi lettori di King che dovessero sentire il bisogno di approfondire l'uomo e il suo mondo io continuerò a consigliare gli scritti autobiografici di pugno del Re.

venerdì 18 agosto 2023

Labirinti - Franck Thilliez

Ho letto articoli in cui Franck Thilliez è additato come il re francese del thriller. Sarà vera gloria? Scopriamolo insieme leggendo il suo ultimo romanzo, dalle molte recensioni entusiastiche: Labirinti. Si legge nella descrizione che in Labirinti si narra la storia di cinque donne... Ma, chissà perchè, qui si sta esagerando coi numeri, perchè in realtà il romanzo è costruito su tre vicende, con altrettante protagoniste, tre racconti che vengono alternati continuamente tra loro. È vero, c'è una quarta donna, ma compare solo nel prologo e nell'epilogo, e non è protagonista di una vicenda vera e propria, ma solo di una scenetta striminzita. Quanto alla quinta, quella che nella descrizione viene denominata "la scrittrice", è solo un evanescente personaggio secondario. Insomma non comprate Labirinti per il mero numero di donne protagoniste promesso dalla pubblicità! 

Che fine ha fatto Baby Jane?

Che fine ha fatto Baby Jane? Complice l'edizione economica di Hobby & Work trovata in un autogrill ho finalmente letto il thriller di Henry Farrell da cui fu tratto il celeberrimo film con Bette Davis e Joan Crawford. È un romanzo interessante e coinvolgente, e ancor oggi originale, da consigliare, specie ai giovani, che non hanno mai visto il film. Il miglior pregio della scrittura di Farrell è la brevità. Il prezzo da pagare è quello di trovarsi tutto quel che serve al lettore ben spiattellato con una serie di dialoghi. Farrell insomma rinuncia a costruire una storia pezzo per pezzo, da lasciar trasparire poco alla volta durante la lettura. Anche il punto di vista, a volte onniscente, a volte inserito nei vari personaggi, è una caratteristica che sembra più volta a delineare un trattamento cinematografico che un romanzo di spessore e di ampio respiro. Una scelta che può lasciare insoddisfatto il lettore più smaliziato, ma che si è rivelata vincente, dato il successo del film che è stato tratto quasi immediatamente dal libro. E il colpo di scena finale, nonostante tutto, va sempre a segno con soddisfazione. Che fine ha fatto Baby Jane? Lo scoprirete, se volete saperlo, leggendo il romanzo o vedendo il film, ma quel che è certo è che dopo sessant'anni e più questa domanda non ha ancora smesso d'incuriosirci.

Gradini che non finiscono mai

Nuova gloria nazionale, Giorgio Parisi, fresco di Nobel, pubblica per la Nave di Teseo la propria autobiografia. Purtroppo il libro è frammentario e poco interessante, privo com'è di un vero intento divulgativo. Parisi raccoglie memorie flash, riflessioni disparate, brevi ritratti e coccodrilli di maestri e colleghi, ma per lo più con poca partecipazione. Tipo... Nave di Teseo: Hai vinto un Nobel, devi scrivere un libro leggibile da tutti. Parisi: Ma... Devo proprio? Non mi va molto, e poi adesso ho da fare, e... Nave di Teseo: Ricette ne hai? Possiamo fare un libro di cucina? Parisi: Mah, sì, ma poca roba, tipo una ricetta e un aneddoto... La Nave di Teseo: Ok, andiamo sulle memorie, allora, avrai pure qualcosa nel cassetto, qualche aneddoto, no? Parisi: Si, di quella ho un bel po' di roba, ma per lo più sono solo frammenti, mi riproponevo di rimetterci le mani, ma, sai com'è, non ho avuto tempo, non ha neanche un titolo, e... Nave di Teseo: Su, forza, manda tutto a Piergiorgio Paterlini, che ci pensa lui, e sbrigati! 

giovedì 27 luglio 2023

Dove arrivano le ombre

La violenza di un uomo nei confronti di una donna può andare oltre la vita? Esiste un mondo popolato di ombre malefiche che desidera traboccare nel nostro?  
Daniele Picciuti colpisce ancora nel segno con Dove arrivano le ombre.  Mi ha particolarmente divertito che anche lui abbia reso protagonista di una storia horror una badante, come ho fatto anch'io un paio d'anni fa nel romanzo A mamma non piaceTra l'altro anche la mia protagonista ha un compagno che la perseguita e che poi morirà... Insomma io e l'orribile Picciuti siamo incredibilmente sintonizzati, e non può essere un caso, ci dev'essere sotto qualche forza malefica: dovremmo indagare sul significato di tutte queste coincidenze. Detto ciò, solo per stabilire la mia priorità in questo campo, l'idea di Picciuti del fantasma geloso e assassino è divertente e geniale. I fantasmi di Picciuti... Sono anime che servono le ombre, e sono molto diversi dai classici fantasmi immateriali: vi sorprenderanno. E per gli amanti di Harry Potter, inaspettatamente nel romanzo c'è anche un po' di addestramento alla magia, perché se c'è da combattere le ombre, bisogna affilare i superpoteri. E' notevole anche il recupero delle streghe buone dalla tradizione friulana... sempre se invece il Picciuti non si è inventato tutto e ha anche truccato la pagina wikipedia dei Beneandanti e ogni altro sito che parla di loro, perché è capace di questo e altro! Stile semplice, asciutto e veloce. Insomma, Dove arrivano le ombre ve lo consiglio, e non potrei far diversamente, perché al momento non so come fermare i Confinati che il Picciuti, signore delle ombre, che non so davvero fin dove arrivano, potrebbe scatenare. 

mercoledì 19 luglio 2023

Dieci cose che ho imparato - Piero Angela

Non sono davvero dieci, i temi che Piero Angela affronta nel libro che lascia in eredità ai giovani d'oggi, in realtà sono di meno, e quello al decalogo è solo un richiamo commerciale, ma l'eredità spirituale di Piero Angela è ugualmente valida. Niente di nuovo per chi lo ha seguito sulla carta e sullo schermo per decenni, ma per i giovani si tratta di riflessioni interessanti, a volte in favore di corrente, a volte controcorrente, alcune rare da trovare altrove. Il progresso della società, la democrazia, il benessere, la cura della salute pubblica... Questi capisaldi del mondo civile, sarebbero mai stati possibili in un mondo ancora oppresso dal giogo del lavoro manuale a scopo di pura sopravvivenza, per tutta l'umanità a parte pochi privilegiati? Quale ruolo, a cui spesso non pensiamo, hanno giocato le innovazioni e il progresso scientifico nell'evoluzione della società? E cosa dire, quindi, di un paese che un po' per tradizione, un po' per necessità, privilegia l'educazione umanistica a scapito di quella scientifica? La forza del pensiero postumo di Piero Angela? La semplicità e la chiarezza. Il difetto? L'ecessiva semplificazione. Ma per i giovani lettori è la scelta giusta e necessaria. Approfondiranno in modo critico in un secondo momento, se lo vorranno. Consigliato per ragazzi e ragazze.

sabato 18 marzo 2023

Karima

Karima è l'autobiografia di Karima El Mahroug, scritta con l'aiuto della giornalista Raffaella Cosentino. Un'autobiografia che somiglia a un romanzo di formazione, che ci racconta i primi trent'anni di vita di una donna: la prima infanzia povera ma felice in Marocco; le violenze e il rifiuto da parte del padre in Italia; l'adolescenza vissuta in fuga perenne, saltellando da una comunità di accoglienza all'altra;  l'approdo all'agenzia di Lele Mora e alla corte di Berlusconi; la gogna mediatica; il gorgo processuale; un amore infelice; la maternità, la depressione, fino a raggiungere finalmente, nell'età adulta, una insperata stabilità sentimentale e familiare. Il libro è autoprodotto e ricco di refusi. L'impaginazione non risparmia carta: ampi margini a destra e sinistra, capitoli brevi separati da pagine bianche, paragrafi separati saltando una riga e lunghi spazi vuoti all'inizio dei capitoli confezionano un libro di oltre duecento pagine, di cui una cinquantina potevano probabilmente essere risparmiate alle amiche betulle. Ciononostante vale la pena leggerlo.

martedì 7 febbraio 2023

La vita intima

Il nuovo di Niccolò Ammaniti! La vita intima è un po' l'antitesi di Come Dio comanda. 17 anni fa infatti il Niccolò nazionale giocava a farci immedesimare, fino a parteggiare per lui, con un personaggio impresentabile: un uomo ignorante, violento e fascistoide. Oggi ci fa entrare efficacemente nella testa di una bella first lady sinistroide, una specie di Carla Bruni... italiana... scusate il paradosso (ma è un paradosso, poi? Boh!). La capacità dell'autore di farci associare a pensieri e sentimenti di personaggi lontani dalla nostra esperienza, è ancora intatta, per fortuna. Il romanzo è interessante e anche divertente, ma lontano dalla originale psicologia allegorica di Come Dio comanda, appunto, e anche dalla psichedelia grottesca di Che la festa cominci, che resta l'ultimo libro di Ammaniti che mi sia piaciuto davvero. Perbacco! Cos'ho inventato per omaggiare il vecchio Niccolò! Psicologia allegorica? E che cavolo vorrà dire? Psichedelia grottesca? E' qualcosa di sensato? Boh! Comunque resta il fatto che La vita intima è un bel romanzo, ma tutto sommato normale, convenzionale, con solo qualche punta di follia ammanitica, e non sempre efficace, come quando di punto in bianco esce dal romanzo per il breve lasso di una coppia di pagine, per raccontarci un suo aneddoto personale, cosa che francamente mi ha lasciato di stucco. Ce n'è abbastanza, però, di roba buona, in questo romanzo, non temete. Consigliato.

venerdì 6 gennaio 2023

Il peggior fantasy mai scritto: guilty pleasures!

Secondo Giulia Caligola, Il peggior fantasy mai scritto è L'Amore di una fatada lei stessa scritto a 13 anni. Dopo una quindicina d'anni se l'è ritrovato nel cassetto, l'ha riletto e l'ha giustamente trovato agghiacciante, e ha pensato: perché non pubblicarlo, così, per ridere? In realtà anche la maggior parte dei romanzi fantasy che si pubblicano seriamente risulta di fatto ridicolo, per un lettore distaccato. Ma l'idea non è malvagia, tanto che mi ha fatto venir la masochistica voglia di comprare l'e-book, e alla fine dei conti si tratta del primo fantasy che leggo da 10 anni o forse più, da quando cioè, ho sviluppato un'allergia al genere che credevo completa e inguaribile. Grazie a Giulia Caligola ho scoperto che invece la cosa vale soprattutto per i fantasy che si prendono sul serio. Ma devo andarci piano comunque con questa roba: non è che la lettura de Il peggior fantasy mai scritto non mi abbia lasciato nessuna conseguenza!

Intervista su Buongiorno Lazio (Lazio TV)



Confermo che quello nel video non è Voldemort, anche se potrebbe sembrarlo, sono io: confrontate il naso!